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… what is my destiny?

22 Ott

… what is my destiny (Dragon Ball) ?

(Si, ultimamente ho questa manìa di iniziare le mie riflessioni con un verso di una canzone… lo so è patetico trovare soddisfazione in queste piccole cose, ma lasciatemi sognare)

Shenron

L’avevo già scritto nel post precedente: scrivere è un po’ come pregare… e che il destinatario della preghiera sia Dio, il drago Shenron o chiunque vogliate la domanda è sempre la stessa – What is my destiny?


Ovvero… qual è la mia strada?
Io sono sempre stato un bimbo strano: quando mi chiedevano cosa volevo fare da grande, dicevo sempre “boh”, “non so”… poi, qualche anno fa, pensavo di averlo capito –  io da grande volevo avere una famiglia.
Volevo fare il marito, forse il babbo (non necessariamente da famiglia del Mulino Bianco eh, non avevo ancora deciso i dettagli) – insomma, avevo un sogno.

Si lo so, qui ci starebbe una battuta su Martin Luther King, ma non sono in vena in questo periodo


Avevo un sogno, sì; ed avere un sogno è una cosa molto importante per una persona – ti da una direzione verso cui muoverti, ti dà uno scopo nella vita… insomma, è bello sapere per cosa si sta lottando.

Vabè la storia ormai l’ho già scritta un sacco di volte – quel sogno è crollato, mi è stato rubato, si è frantumato ad un passo dalla realizzazione ed ora mi chiedo… ho ancora questo sogno?


Bè si, certo che ce l’ho ancora. E allora la domanda è – ha ancora senso averlo?


Putroppo questo mio sogno ha un grande difetto: per provare a realizzarlo, bisogna essere in 2… e da questo punto di vista, ho già perso in partenza.
Quindi ho pensato di procedere per gradi – ho accantonato in un angolo i grandi progetti ed ho deciso di partire dalle basi, iniziando intanto a conoscere qualcuno di nuovo. Poi, chi vivrà vedrà.

Però cavolo, è dannatamente difficile.
Sono sempre il terzo incomodo (o quinto, o settimo – insomma un n. dispari) in un mondo fatto di gente che, guarda caso, sta vivendo a diversi gradi proprio il sogno che avevo io, quello che mi è sfuggito.
Avete idea di quanto faccia male?
Eppure mi sto sforzando in tutti i modi di conoscere gente nuova: sto letteralmente violentando la mia anima per crearmi occasioni, per uscire anche se si va in posti che detesto (sono stato pure in discoteca. io.), per sforzarmi di divertirmi; qualche volta ci riesco, qualche altra no…
In tutti questi mesi (quasi 6 ormai) le ho provate veramente tutte – sapete quante ragazze “sole” ho conosciuto?


Una.

E siccome non sono un maniaco (o sono un coglione, dipende dai punti di vista) non ci ho manco provato.


Ora, parliamoci onestamente: se vi guardate intorno quante persone conoscete tra… diciamo 25-30 anni che sono single?
Ecco, appunto.
Poi chi mi conosce lo sa, io non sono mai stato uno che ci prova con tutte, anzi… ho sempre disprezzato quelli che fanno così, ed ho sempre pensato che è inutile iniziare (o provare ad iniziare) un qualcosa se non ci si crede almeno un po’. Però più mi guardo intorno e più mi ritrovo a pensare che non è affatto vero che “ci sono tanti pesci nel mare”, che “là fuori è pieno di ragazze”... stocazzo. Non è vero una minchia, anzi: sono davvero poche.

E se da queste poche iniziamo a togliere quelle a cui non piaccio (tantissime… un’infinità, a quanto pare), quelle che non piacciono a me (un minimo di dignità ce l’ho ancora)… cosa rimane?

Cosa rimane ad uno come me, un introverso, uno che non ci sa fare?
Gli inglesi mi definirebbero socally akward, ed a ragione.


Che devo fare?
Devo continuare per questa strada e percorrerla fino in fondo o devo fare marcia indietro per tornare ad essere me stesso?
Di sicuro se non mi sforzo non spezzerò mai questo circolo vizioso per cui non esco perchè non conosco nessuno, ma non conoscerò mai nessuno perchè non esco.


Devo davvero diventare un viscido che ci prova con tutte quelle (poche) che incontra?
Per quanto ancora dovrò stuprarmi l’anima per andare avanti?

Destiny

What is my destiny, Dragon Ball?


Forse mi ci sto fissando troppo. Forse sto diventando una specie di manìaco, non lo so.
So solo che c’è tanta, tanta sofferenza. E tanta solitudine, in tutti i sensi. Quante volte mi succede o vedo qualcosa di divertente e penso “ah che bello, ora lo racconto a ” e poi mi fermo perchè… non ho nessuno a cui raccontarlo.


Comunque, voglio chiudere il post in maniera positiva. A ben vedere, la situazione è migliorata rispetto a quest’estate: se prima piangevo tutti i giorni, ora non piango (quasi) più e, tutto sommato, “sopravvivo” abbastanza bene.
Certo, come diceva Max Pezzali (ancora con ‘sta storia di citare le canzoni…)
soltanto certe volte capita che /
appena prima di dormire /
mi sembra di sentire /
il tuo ricordo che mi bussa e mi fa male un po’.


In altri termini, mi piglia male. Abbestia.
Però sono momenti sempre più isolati e rari (anche se intensi).


Concludo con uno dei miei versi preferiti (anche questo da una sigla di Dragon Ball, il GT stavolta), che spero mi dia la carica per il futuro


e non ci sono tregue, è la storia che prosegue!

 
1 Commento

Pubblicato da su 22 ottobre 2016 in Senza categoria

 

Una risposta a “… what is my destiny?

  1. ylian89

    23 ottobre 2016 at 11:54

    Le palestre sono piene di ragazze single, e poi non è più come prima, molte relazioni finiscono subito

     

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